#19 SriRamanasramam

12°13'26.14"N, 79°3'24.07"E

Tiruvannamalai ha più di un motivo per essere luogo di pellegrinaggio. È sede di una fortezza tempio dedicata a Siva nella sua forma di fuoco. C’è una collina, Arunachala a lui dedicata e, come minimo, questo è motivo per giraci intorno a piedi nudi. C’è l’asram di Ramana, dove si può stare in silenzio e dare occasione alla pace di coglierti ogni giorno verso le quattro dentro il tempio ascoltando dei canti, sacri ma in ogni caso molto piacevoli, e lasciando che ti regalino energia all’essere. Immagini di sette giorni passati lì.

Mi hanno appena dato la chiave della stanza, non conosco nulla del posto e domando se sia possibile fotografare all'interno dell'asram. Si può fare tutto, basta rispettare il silenzio. Il più possibile. Durante le prime ore mi accorgo, che l'asram è pieno di fotografie, immagini rielaborate da fotografie e dipinti basati su fotografie. Sono quasi tutte fotografie di Ramana, alcune di chi gli fu vicino.

(…) Ramana sembra volgere uno sguardo diverito, paziente e benevolo a queste riprese. Come qualcuno che sa di non essere in controllo di quanto avviene.

(…) Così ripetuto Ramana potrebbe tranquillamente acquisire i tratti della solita risplendente star. Ma gli scivolano addosso. Così mi appare nelle immagini e tanto si riflette nell'asram oggi: un luogo libero, tanto da lasciar agire a piacere, in questa parte del mondo, un uomo—forse un sadu, forse un barbone—che davanti a me ha violentemente percosso una bambina, delicata, inerme, incolpevole, etc, con un bastone, un trishula, tridente di Siva in ottone, …. Bhagavan… è stata la parola e l'indicazione verso l'inconoscibile, l'ingiudicabile, ciò che si deve accettare. Un'increspatura che nessuno, e poi nemmeno io, si è sentito di escludere dall'armonia stessa.

#19 SriRamanasramam _ f.to 210x270 _ 64 pagine